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Sorprese archivistiche

Riordinando i fondi documentari ci si può imbattere in tante piccole sorprese, come oggetti o lettere particolari. Alcune preludono a storie interessanti, altre non offrono abbastanza informazioni per poter svolgere una ricerca.

Oggi raccontiamo del rinvenimento di un disegno, quello che accompagna la nostra rubrica, realizzato a matita.

Non è stato trovato tra le carte di un collegio, o di una scuola di religione, non era neanche allegato ai pochi documenti riguardanti il suo autore. Il cartoncino era stato piegato e utilizzato per tenere insieme i moduli di sintesi sul candidato gesuita, Angelo Beneducci. Solo riordinando le carte è stato scoperto che nel retro della copertina improvvisata si trovava proprio un disegno.

Possiamo ricostruire solo alcuni tasselli di questa storia.

Siamo in Lombardia, è il 1895, e il ventiduenne Angelo Beneducci aspira ad entrare nella Compagnia di Gesù. Questi dati li ricaviamo dal foglio di sintesi che, ancora oggi, viene stilato per ogni candidato.

Angelo non entrerà mai in noviziato, nonostante la vocazione per la Compagnia sentita da quando ha otto anni ed il parere positivo di chi lo incontra e firma le schede: p. Locatelli, p. Rambaldo e p. Mai. Probabilmente sarebbe entrato come fratello, proviene infatti da una famiglia povera ed è intagliatore e artigiano del legno, ma decide di non esprimere alcuna preferenza per gli incarichi che potrebbe ricevere da gesuita.

Il disegno ed il messaggio che lo accompagna, firmato dallo stesso Angelo, ci raccontano di un certo talento come artista e soprattutto che quando è venuto nella Curia Provinciale ha portato con sé questo schizzo come dono al Provinciale.

Purtroppo, non essendo proseguito il suo cammino all’interno della Compagnia di Gesù la storia si interrompe qui, non possiamo sapere più nulla sulla vita di Angelo, attraverso le nostre carte.

In questo caso i ricercatori si rivolgono ad altri archivi, seguendo altre piste di ricerca: archivi storici diocesani per verificare la presenza del soggetto nelle parrocchie vicine a quella di nascita, eventuali matrimoni ed il decesso; ma anche archivi di altre istituzioni a cui si arriva attraverso una ricerca bibliografica o ulteriori approfondimenti documentari.

Non sappiamo altro su Angelo Beneducci, se non che sicuramente sia ormai deceduto da decenni, essendo nato nel 1873, ma una traccia dei suoi desideri, del suo talento, è rimasta, conservatasi anche per la scelta, non proprio corretta, di utilizzare quel disegno come cartellina.

                                                                                                          Maria Macchi