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La Civiltà Cattolica ai primi albori, 170 anni di storia

Ha superato il quattro millesimo numero, compie quest’anno 170 anni, è la rivista più antica in lingua italiana: ci occupiamo oggi de La Civiltà Cattolica

Si tratta di una delle riviste curate dalla Compagnia di Gesù in Italia, sicuramente la più antica.

Vediamo dunque le circostanze della sua nascita.

Il Collegio degli Scrittori (così si chiama la redazione) de La Civiltà Cattolica ha sede presso Villa Malta, a Roma, dove si trova un archivio storico in grado di testimoniare la storia della rivista e quella dei gesuiti che nel corso dell’ultimo secolo e mezzo vi hanno scritto e lavorato.

Non tutti sanno però che La Civiltà Cattolica è nata a Napoli. L’ archivio della Provincia Eum conserva i primi timbri, visibili in foto su cui è impresso l’indirizzo della prima sede, in via S. Sebastiano presso la Provincia Napoletana della Compagnia di Gesù, adiacente al Gesù Nuovo. La sede fu  comunque spostata quasi subito a Roma, poiché il clima politico era piuttosto instabile nel Regno delle Due Sicilie, caduto nove anni più tardi nell’assedio di Gaeta, poi parte del Regno d’Italia.

La Civiltà Cattolica fu considerata dipendente dalla Provincia Romana fino al 1950. A partire da quest’anno fu inserita tra le DIR le case internazionali della Compagnia di Gesù, per questo motivo l’archivio di Provincia non conserva documenti successivi al 1950, poiché in quanto DIR essa non era più tenuta a fornire documenti informativi al Provinciale.

Le sue attività si possono comunque seguire e ricostruire anche grazie a un piccolo nucleo documentario che ogni residenza invia alla Provincia, come le historiae domus o i carteggi con il Provinciale.

Si conserva una bozza del verbale di fondazione nel quale si ricordano i protagonisti, la fondazione l’11 novembre 1850, alla presenza del p. Generale della Compagnia di Gesù e dei gesuiti: p. Curici, p. Pellico, p. Piccirillo, p. Betti.

Un interessante promemoria, inoltre, restituisce il clima storico-politico nel quale la rivista ha visto la luce e aiuta a comprendere le ragioni della sua nascita:

“Nei nostri tempi l’opinione publica [così nel documento] si stabilisce dai giornali oppure dagli scritti che sono più in voga: onde avviene che anche le sani dottrine delle nostre scuole possono essere screditate, se vengono aggredite sia dai giornali sia dalle opere che si alzano in grido.

Ed in fatti da una parte il giornale sotto il titulo “Annales de philosophie Chrétiene diretto da Bonnetty, propaganda la filosofia tradizionale e combattendo la nostra chiamata da lui razionalistica la mette in iscredito anche presso gli stessi Cattolici: dall’altra parte il Gioberti il quale trova alcuni seguaci anche tra noi, non solo combatte la nostra filosofia, ma anche discoglie la uniformità dei pareri tanto raccomandata dal nostro istituto”.

L’archivio di Provincia conserva anche i fascicoli personali dei gesuiti che diedero vita a La Civiltà Cattolica ed i documenti relativi alla loro vita e attività in Compagnia,

Una ricerca che volesse ricostruire le attività della rivista dovrebbe essere condotta sia presso l’archivio storico della Provincia sia presso quello de La Civiltà Cattolica.

In foto i primi timbri della rivista ed un memoriale che ne ripercorre gli albori.

Maria Macchi