Scuole serali: citofonare “Opera Massaruti”
Migliaia di uomini durante tutto il Novecento hanno potuto conseguire un titolo di studio frequentando un ente, l’Opera Massaruti, fondato da un gesuita, p. Carlo Massaruti.
L’istruzione di persone adulte è assicurata dallo Stato Italiano con percorsi specifici, presso i centri provinciali di istruzione per adulti (CPIA), ma durante tutto il secolo scorso sono state numerose le scuole private che hanno consentito a lavoratori e lavoratrici di studiare in orari serali.
La storia dell’Opera Massaruti
Una di queste è nata all’interno della Compagnia di Gesù grazie alla dedizione di p. Massaruti, al quale abbiamo già dedicato un approfondimento per il fazzoletto ricevuto in dono da papa Pio X.
P. Carlo a inizio secolo, assistendo spiritualmente soprattutto i Carabinieri, aveva notato che molti conoscessero solo i primi rudimenti scolastici e non avessero mai avuto modo di conseguire un titolo di studio. Inoltre i ragazzi che lavoravano nelle caserme del centro, spesso venivano da lontano e nei turni di riposo non avevano punti di riferimento: famiglia, amici, conoscenti.
Così il gesuita aprì la scuola all’interno del Collegio Pio Latino Americano: qui i carabinieri assistevano alle lezioni, alla messa ma avevano a disposizione anche una sala ricreativa, le fotografie mostrano un tavolo da pin pong, libri, giochi da tavola.
Nel giro di alcuni decenni la sede divenne troppo piccola per contenere i numerosi allievi, dalle 400 alle 700 iscrizioni l’anno, così l’Opera Massaruti fu trasferita in Via Mancini, in un appartamento donato da un benefattore.
Ben presto ai carabinieri si aggiunsero anche altri militari: soldati dell’esercito (granatieri, carristi), corazzieri, finanzieri, membri della Marina e dell’Aereonautica Militare, agenti di custodia carceraria, poliziotti, ma anche vigili del fuoco e agenti della Gendarmeria Vaticana. Molti di loro avevano solo la licenza elementare, avere un titolo più alto avrebbe garantito un avanzamento di grado, una paga migliore e la possibilità di far carriera. Sommando tutte le iscrizioni desunte dai registri conservati, quindi tra 1954 e 2004, se ne contano più di 16.200.
Dai militari ai civili, alle studentesse e professoresse
I numerosi allievi che, nel corso dei decenni, popolarono i banchi della scuola non appartenevano soltanto alle forze armate, la scuola infatti, dagli anni Sessanta era aperta anche a lavoratori che desiderassero terminare gli studi, tra loro molti operai.
A partire dagli anni Novanta anche le prime donne poliziotte sono iscritte alla Massaruti, seguite da studentesse civili, mentre le docenti avevano fatto il loro ingresso già nel decennio precedente, soprattutto per le seguenti materie: stenografia, lingua inglese e francese, informatica.
L’offerta della scuola era molto ampia: corsi per il diploma di ragioneria, geometra; corsi di lingua inglese e francese, corsi di stenografia e negli ultimi anni anche di informatica.
Oltre allo studio erano previsti momenti ricreativi che univano gli allievi insieme alle loro famiglie, uscite didattiche presso luoghi culturali o residenze della Compagnia di Gesù come quella di Villa Mondragone, cene con i professori in occasione delle feste natalizie. Di tutti questi momenti si conservano numerose fotografie.
Il fondo archivistico
Il fondo dell’Opera Massaruti, anche se fortemente lacunoso, si conserva nel nostro archivio storico, nonostante la consultabilità delle carte non consenta di svolgere ricerche oltre il 1958 è possibile studiare le fotografie, gli stampati e la documentazione relativa ai primi cinque decenni di vita dell’ente. Ulteriore materiale sull’operato della Massaruti è presente nel Fondo della Provincia Romana.
La consultazione dei registri potrebbe dar conto del numero dei diversi membri dell’Arma iscritti alla scuola e di quello dei diplomati anno per anno.
La scuola ha chiuso i battenti da più di quindici anni, tuttavia parte della sua missione è stata ereditata dal Centro Astalli che, tra i suoi numerosi servizi, prevede corsi di italiano per stranieri.
Maria Macchi