Le spoglie mortali dei gesuiti
Tra le numerose richieste arrivate all’archivio storico, si intensificano – a ridosso del mese di novembre – quelle relative alla ricerca della tomba dei gesuiti. La nostra rubrica oggi si occupa dunque della casa delle spoglie mortali dei gesuiti, ma sarebbe più corretto parlare di “case”. Sono infatti assai numerosi i luoghi dove – nel corso del tempo – le salme dei gesuiti hanno trovato il giusto riposo.
Torneremo spesso su questo tema, fornendo informazioni sui vari luoghi di sepoltura dei gesuiti appartenenti alle altre province d’Italia (Milanese, Veneto- Torinese, Napoletana, Sicula), Malta e della missione d’Albania.
Prendiamo come caso emblematico Roma: è necessario fare una distinzione tra i gesuiti defunti prima e dopo il 1870; l’anno della presa di Roma che decretò la formale fine del potere temporale del Papa, costituisce un elemento periodizzante anche per quanto riguarda le sepolture dei gesuiti.
Per tutto l’Antico Regime infatti, come per altri ordini religiosi ma anche per tutti i sudditi, era prassi inumare le salme dei gesuiti nella chiesa della residenza dove era avvenuto il decesso.
Quindi le chiese di S. Ignazio, S. Andrea al Quirinale e del Gesù di Roma ospitano nelle loro cripte le salme e le ossa di decine di gesuiti deceduti prima del 1870.
Tuttavia a partire dal 1870 non fu più possibile ricorrere a questa secolare tradizione, poiché la normativa del Regno d’Italia ne impediva la perpetuazione.
Fu costruita allora all’interno del Cimitero del Verano, storico cimitero romano, una Cappella che sarebbe stata destinata ad ospitare i padri della Provincia Romana, poi della Provincia d’Italia e che ancora oggi ospita i gesuiti che defungono a Roma o in luoghi limitrofi all’Urbe.
I defunti nella Cappella del Verano
La cappella, visitabile, in alcuni giorni del mese di novembre, si trova non lontana dal Viale Principale.
Al suo interno sono conservate le spoglie di più di mille tra fratelli e padri gesuiti dal 1873 ad oggi.
L’archivio storico fornisce informazioni sui gesuiti ivi presenti e – dove possibile – dei padri defunti prima del 1870 e sepolti nelle chiese romane. A tale proposito sono in corso approfondimenti documentari e riscontri de visu, da parte dell’archivista, per identificare tutte le sepolture nelle chiese della Compagnia a Roma e nelle altre città.
Aiuta l’archivio!
Nella vostra città vi sono chiese officiate, in passato, dalla Compagnia dove potete leggere ancora lapidi relative alla tomba dei padri qui sepolti? Sulla facciata di un edificio avete riconosciuto lo stemma della Compagnia?
Scrivete una e.mail all’archivio storico e segnalateci queste importanti fonti, per provare a mappare tutte le sepolture dei gesuiti nelle chiese e nei cimiteri nazionali, aiutateci a mantenerne la memoria: archivio.eum@gesuiti.it
Maria Macchi