La famiglia Montini e la Compagnia di Gesù
Al centro della rubrica il legame tra la famiglia Montini e la Compagnia di Gesù, quella stessa famiglia in cui vide la luce il futuro Paolo VI, oggi santo, al secolo Giovanni Battista Montini. Il Collegio Arici, tenuto dai gesuiti e attivo dal 1894 al 1956, vide crescere il giovane Montini dalle elementari fino al liceo. San Paolo VI fu molto legato al ricordo del Collegio durante tutta la sua vita.
Il nostro archivio storico è stato contattato circa due anni fa dall’Istituto Paolo VI di Brescia, impegnato nella pubblicazione del carteggio di Montini.
Il secondo tomo dell’imponente opera è stato pubblicato lo scorso anno: Giovanni Battista Montini. Paolo VI, Carteggio II, 1924 – 1933, Brescia, 2018, sono attualmente in corso di lavorazione i tomi successivi.
Grazie ad un’assidua e fruttuosa collaborazione è stato possibile restituire un’identità alle molte persone che don Montini citava nelle sue lettere in riferimento ai Collegi della Compagnia: gesuiti, insegnanti laici, novizi, ex alunni.
In alcuni casi è lo stesso Montini a indirizzare dei ragazzi ai noviziati della Compagnia, come dimostrano le lettere, eppure Giovanni Battista Montini non fu gesuita né entrò mai nella Compagnia di Gesù.
Come spiegare il forte legame che Montini dimostra nei confronti della Compagnia, non solo da sacerdote ma per tutta la vita?
La risposta a questa domanda risiede nella biografia di papa Paolo VI.
Nel 1903, Giovanni Battista, veniva iscritto nel Collegio Arici di Brescia, della Provincia Veneto-Milanese della Compagnia di Gesù, lo stesso dove intanto studiava il fratello, Lodovico. Il Collegio Arici, attivo dal 1894 al 1956, quando passò alla diocesi, avrebbe visto crescere il giovane Montini dalle elementari fino al liceo.
Il Pontefice fu molto legato al ricordo del Collegio durante tutta la sua vita.
Il legame tra i Montini e la Compagnia di Gesù tuttavia non si esaurisce solo con l’iscrizione del piccolo Giovanni Battista nel Collegio, ma include anche un altro membro della famiglia. Il riordino del fondo della Provincia Veneto-Milanese, al momento in corso, ha permesso di ricostruirne una parte, durante l’inventariazione delle carte relative alla comunità e alle opere di Brescia.
Lodovico Montini, a sua volta allievo dell’«Arici» di Brescia, avvocato e senatore, fratello di Giovanni Battista, a partire dagli anni ‘20 figura tra i membri della Società S. Brigida.
La Società S. Brigida fu fondata in quel periodo per permettere alla Provincia Veneto-Milanese di mantenere alcune proprietà e beni immobili ed evitare la confisca da parte dello Stato, un espediente utilizzato da diversi ordini religiosi, prima dei Patti Lateranensi.
A nome di Lodovico Montini e di altri professionisti bresciani, ingegneri, politici, avvocati, furono acquistate le obbligazioni della Società per poter assicurare la prosecuzione della vita del Collegio. Lodovico Montini era considerato dai gesuiti di Brescia un punto di riferimento per le questioni amministrative ed una persona di fiducia. La Società donò poi al collegio l’immobile, dopo il 1929.
In foto copie di atti relativi all’acquisto e alla cessione di quote della Società da parte di Lodovico Montini ed i diari del Collegio degli anni in cui i due fratelli furono convittori.
Maria Macchi