Passa al contenuto principale
Gesuiti
Archivio Storico
Provincia Euro-Mediterranea della Compagnia di Gesù
News
Archivio Storico Curiosità e notizie Raccontare il giubileo
Curiosità

Raccontare il giubileo

2025: anno di giubileo. Nella puntata di oggi vediamo come si possono utilizzare le carte del nostro Archivio Storico per raccontare i giubilei, ordinari e straordinari.

Giubilei: una lunga storia

Dobbiamo ricordare che i giubilei, nei secoli passati, ebbero una cadenza diversa rispetto a quella, ogni venticinque anni, alla quale siamo abituati noi.

Quando furono istituti erano previsti una volta ogni secolo. Nel corso del tempo i Pontefici hanno disposto che il giubileo cadesse ogni cinquant’anni, poi ogni trentatré, infine ogni venticinque. A causa di particolari avvenimenti storici, alcuni giubilei non hanno avuto corso: come quello del 1800 vista l’assenza del Papa, prigioniero in Francia, quello del 1850 per via degli avvenimenti della Repubblica Romana e quello del 1875 poiché lo Stato Pontificio era caduto cinque anni prima.

Per poter raccontare i giubilei sono oggi disponibili infinite fonti negli archivi di Stato, presso l’Archivio Apostolico Vaticano, negli archivi storici diocesani e anche in quelli degli ordini religiosi.

Giubilei dal 1825

Nel nostro archivio non si conserva la documentazione dell’Antica Compagnia quindi possiamo indagare i giubilei a partire dal 1814, anno della ricostituzione dell’Ordine. Il primo ad essere indetto fu quello del 1825, seguito nel giro di pochi anni da quello straordinario del 1829. Purtroppo l’Ottocento, a causa degli eventi storici già ricordati, vanta pochi giubilei effettivamente celebrati. Nel 1825, inoltre, erano ancora poche le residenze attive. Padri e fratelli in molte province si stavano ancora organizzando per tornare nelle città dove, prima della soppressione, avevano collegi e residenze. Possiamo trovare qualche informazione in più su quelli straordinari del 1829 e del 1886.

Per il Novecento invece, visto l’alto numero di residenze attive, ci sono molte fonti per gli anni santi: 1900, 1925, 1933, 1950. In osservanza del nostro regolamento è possibile indagare i giubilei indetti fino al 1958, anno di morte di Pio XII.

Distinguiamo tra i giubilei ordinari, previsti periodicamente e quelli straordinari, indetti dal pontefice per specifiche occasioni o per celebrare alcuni avvenimenti. Nel 2033, ad esempio, si terrà il giubileo straordinario per celebrare i duemila anni dalla morte di Cristo.

Le fonti narrative

La maggior parte delle fonti che ci raccontano il giubileo sono quelle più “tradizionali”. Le historiae domus, i diari di casa e la corrispondenza.

Cosa ci dicono queste fonti? In modi diversi, con più o meno dettagli, raccontano quali attività organizzavano i gesuiti in occasione di questo importante evento per la cristianità. Se l’historia domus è più succinta, segnalando comunque l’anno giubilare, con particolare enfasi per le comunità romane o vicine alla Santa Sede, il diario di casa è la fonte più ricca di informazioni. Menziona pellegrinaggi, iniziative che coinvolgevano laici, alunni dei collegi e altri eventi organizzati in occasione dell’anno santo.

Fonti fotografiche

Sicuramente le fonti che meglio ci raccontano il giubileo vissuto dai gesuiti sono le fotografie. Il nostro archivio conserva un grande patrimonio fotografico, per la maggior parte già riordinato. Conta circa 300 album fotografici e decine di migliaia di fotografie sciolte.

Nella serie fotografica dell’istituto Massimiliano Massimo, recentemente riordinata, troviamo diverse foto scattate in occasione di alcuni giubilei: quello straordinario del 1933 e quello ordinario del 1950. Ecco una piccola galleria delle foto risalenti a quegli anni. Ritraggono gli allievi dell’istituto, in divisa bianca, sfilare per le strade di Roma, con il cartello “Istituto Massimo” fino a S. Pietro. Le fotografie mostrano anche le Basiliche che visitano, illuminate a festa.

Giubilei “personali”

Per gli ordini religiosi, la parola giubileo ha anche un altro significato.

Sono così indicate le ricorrenze di vita dei gesuiti: 25, 50, 75 anni di vita in Compagnia e altrettanti di sacerdozio. I cataloghi annuali delle Province, soprattutto negli ultimi decenni, le segnalano perché i padri ed i fratelli possano fare gli auguri a chi ha raggiunto questo traguardo. Non stupisce che ci sia chi arrivi a festeggiare i 75 anni di vita religiosa, essendo entrato in noviziato molto giovane.

Maria Macchi